Dal 2025, grazie al nuovo assetto normativo promosso dal Notariato e approvato dal Parlamento, cambiano le regole per gli immobili ricevuti in donazione. Il cambiamento mira a rendere più fluido il mercato immobiliare e a tutelare chi compra o vende un bene donato. Per venditori, acquirenti e operatori del settore è fondamentale conoscerne gli effetti. Ne avevo già parlato tempo fa in questo articolo.
Le novità normative principali
La riforma (contenuta nel DDL Semplificazioni / modifiche agli articoli 561 e 563 c.c.) elimina la possibilità per gli eredi lesi nella quota di legittima — in caso di donazione — di agire contro i terzi acquirenti chiedendo la restituzione dell’immobile.
Da oggi, la tutela dei legittimari resta, ma su base diversa: gli eredi possono avanzare un diritto di credito nei confronti del donatario, non più la restituzione del bene.
Questo significa che chi acquista un immobile già donato non corre più il rischio — anche molti anni dopo — che la proprietà venga strappata da sotto i piedi in caso di contenzioso.
Perché cambia il mercato immobiliare
Prima della riforma, un immobile donato risultava spesso “a rischio”: gli acquirenti e le banche erano diffidenti, per il timore di eventuali future rivendicazioni da parte degli eredi. Questo di fatto limitava la commerciabilità e la possibilità di ottenere mutui garantiti su immobili donati.
Con la riforma, quell’“etichetta da rischio” salta: gli immobili donati diventano pienamente commerciabili e accettabili come garanzia. Questo può aumentare l’offerta sul mercato, dare liquidità e rendere più semplice la compravendita.
Per venditori e acquirenti significa maggiore certezza: nessuna sorpresa anni dopo. Per le agenzie immobiliari — come la nostra — significa maggiore trasparenza e fiducia da comunicare ai clienti.
Cosa resta invariato: tutela dei legittimari
La riforma non cancella il diritto degli eredi legittimari. Se la donazione ha leso la loro quota riservata, resta il diritto a un indennizzo economico.
Non cambia inoltre l’obbligo di redigere la donazione tramite atto pubblico, con notaio e testimoni, per garantire la validità dell’atto.
Quali implicazioni per chi vende o compra tramite agenzia
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Se sei un venditore: un immobile ricevuto in donazione perde lo stigma di “bene a rischio”. Questo può rendere la vendita più rapida e attraente anche per acquirenti cauti.
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Se sei un acquirente: puoi comprare con maggiore tranquillità. La tutela legale è semplificata, e il rischio di rivendicazioni future è limitato.
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Per noi agenzie: fondamentale informare il cliente in modo chiaro. Questa novità rappresenta un valore aggiunto da mettere in evidenza negli annunci e nelle consulenze.
La riforma del 2025 sulle donazioni segna una svolta per il mercato immobiliare italiano. Rende più sicura la circolazione degli immobili donati, tutela gli eredi e al contempo libera compravendite e mutui da vincoli che per decenni hanno reso problematici questi beni.
Se vuoi approfondire come questa riforma può incidere su una tua futura vendita o acquisto, scrivici: possiamo aiutarti a navigare il cambiamento con competenza e trasparenza.
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